Questo è il momento giusto per fare una sorta di inventario, controllando i materiali che abbiamo a disposizione. Andiamo con ordine.
Quanto ne abbiamo di pronto per semine e trapianti?
Quali varietà abbiamo ancora disponibili e quali invece dovremo acquistare per la primavera? Scegliendo, ovviamente, sempre sementi bio o biodinamiche.
Humus di lombrico, cornunghia, borlanda fluida, compost autoprodotto utilizzando foglie e sostanze organiche di scarto. Le foglie più resistenti, inoltre, possono essere utilizzate anche come materiale per pacciamare le aiuole e difenderle dalle piante infestanti.
Preparati biodinamici: quali abbiamo a disposizione? Con l’aiuto del calendario biodinamico potremmo utilizzarli e svolgere le differenti pratiche nell’orto, con i ritmi lunari giusti e in sintonia con le stagioni. È importante distribuire il preparato 500k al suolo prima di ogni semina e dei trapianti.
Vanga a forca, rastrello, paletta, guanti, ma anche teli e garze pronti a proteggere le prime semine e i primi trapianti dal freddo tardivo e da quello notturno
Come sempre, in Natura, non dobbiamo dimenticarci di osservare il terreno, per capire le caratteristiche su cui andremo a lavorare: assicuriamoci che non ci siano ristagni idrici e che le aiuole siano vangate, lavorate e prive di infestanti. Se in autunno alcune zone non erano state preparate, è questo il momento giusto per vangarle, sempre che il terreno sia in tempera. È fondamentale, infatti, lavorare il terreno nel momento giusto, quando non è né troppo bagnato né troppo secco.
Approfittiamo del riposo invernale anche per organizzare le rotazioni e la suddivisione delle aiuole in base ai nostri gusti e alle nostre esigenze, introducendo magari un tocco di novità con una varietà di ortaggio o una pianta che ancora non avevamo sperimentato.
Tra gennaio e marzo dobbiamo completare le potature delle siepi, delle rose e degli alberi da frutto, anche in giardino.
Se disponiamo di un frutteto, non trascuriamo la pasta per tronchi: questa crema – preparata con argilla, sabbia, humus di lombrico insieme ai preparati biodinamici – spalmata sui tronchi alla fine dell’inverno, li protegge, risana e fortifica.
Dove le temperature lo permettono, possiamo iniziare con le prime semine a pieno campo (di carote, prezzemolo, sedano, rape rosse, bieta da costa, lattughe e radicchio) già a fine febbraio. In semenzaio riscaldato possiamo già seminare zucchine, pomodori, melanzane e peperoni, in modo da avere le piantine pronte per la primavera.
Riserviamo alcune piccole aree, meglio se perimetrali in modo che non intralcino il nostro lavoro, alla semina di fiori selvatici misti, che con le loro fioriture attireranno insetti e uccellini, rendendo il nostro spazio verde non solo più sano, ma anche più allegro. Una buona organizzazione ci aiuterà meglio nelle operazioni da svolgere e ci permetterà di essere più sereni di fronte ai piccoli imprevisti stagionali. Buon lavoro a tutti!
di Paolo Pistis