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Diritti all’origine

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Una nuova linea di prodotti nati dalla profonda condivisione di valori tra NaturaSì e Altromercato, insieme sin dal principio della loro storia. 

Si chiama “Diritti all’origine” la nuova linea di prodotti frutto della collaborazione di Altromercato e NaturaSì: una selezione di eccellenze biologiche ed equosolidali - dall’aroma e dal gusto autentico - che portano diritti all’origine, perché coltivate e lavorate nel rispetto dei diritti delle persone che li producono e dei luoghi in cui nascono. Un nome profondamente evocativo che ben esprime la “volontà di portare al consumatore realtà locali e valoriali, dove il prodotto significa diritto al lavoro, biodiversità, rispetto della persona e rispetto delle comunità”, come spiega Fausto Jori, Amministratore Delegato di EcorNaturaSì. 

Sostenibilità ambientale e sociale

Quello che portiamo avanti con “Diritti all’origine” è ciò che c’è alla base di ogni prodotto delle nostre due realtà, da sempre. Perché quando parliamo di un caffè o uno zucchero, noi non parliamo “solo” di prodotti da consumare, ma di un approccio che si allarga a tutto ciò che ci circonda. “Quando noi siamo partiti, trent'anni fa, eravamo specializzati proprio sulle istanze sociali, cioè di far rispettare i diritti dei lavoratori nelle filiere identitarie del sud del mondo”, racconta Alessandro Franceschini. “Negli anni questo progetto ha avuto un'evoluzione, abbiamo scoperto che la sostenibilità ambientale e quella sociale sono inscindibili”, continua. “Ce l'hanno insegnato proprio i nostri produttori, andando nei campi dei campesinos del Messico, del Nicaragua, del Vietnam. Tutti i produttori dell'artigianato e dell'alimentare ci hanno fatto capire quanto questi due valori sono inscindibili”. 

Tutelare noi stessi e i diritti di tutti

Impegnarsi per il benessere delle persone e del pianeta attraverso scelte etiche sin dall’origine, per noi significa impegnarsi per la promozione della biodiversità, per comportamenti più responsabili nei confronti di chi ha realizzato quel prodotto, per tutelare noi stessi e i diritti di tutti. Un prodotto che riconosce i diritti considera le persone e il pianeta come esseri viventi e non come “strumenti”. È un prodotto più giusto, che si prende cura di ognuno, senza eccezioni. È un prodotto che ci fa vivere meglio. Tutti.

Scopri i caffè, il cacao, le cioccolate e gli altri prodotti Diritti all’origine nei negozi NaturaSì e nel nostro shop online.

Scopri alcuni dei nostri produttori

Cecocafen, Nicaragua - Caffè

“Il caffè per tutti noi rappresenta la vita perché siamo migliaia di famiglie che dipendono dalla coltivazione e dalla commercializzazione del caffè tramite il Commercio Equo Solidale per sostenere e per mantenere le nostre famiglie e avere un impatto ambientale positivo”.

PANAY FAIR TRADE CENTER (PFTC), Filippine - Zucchero Mascobado

“Non faremmo Commercio Equo e Solidale se ci limitassimo a vendere i prodotti, noi vogliamo migliorare le condizioni di vita di chi lavora in agricoltura, promuovere una coltivazione eco-sostenibile a tutela dell’ambiente e portare avanti progetti per la tutela dei diritti dei lavoratori e la difesa della democrazia”

Norandino, Perù - Cacao e caffè

In Perù – tra i maggiori produttori di foglie di coca al mondo – negli ultimi decenni la forte infiltrazione del narcotraffico ha messo a repentaglio le colture tipiche di quest’area, come cacao, caffè e zucchero di canna. In un simile contesto, non è stato facile per la Cooperativa Norandino riuscire a convincere i contadini a rimanere fedeli alle coltivazioni tradizionali e a non cedere di fronte ai narcotrafficanti. Ma alla fine ce l’ha fatta. 

El Ceibo, Bolivia - Cacao

Tra i gruppi “storici” del Commercio Equo, la federazione di Cooperative El Ceibo venne fondata nel 1977 in un momento in cui i piccoli produttori di cacao, lasciati a loro stessi, venivano sfruttati da commercianti e intermediari che acquistavano la materia prima a prezzi troppo bassi per essere equi. L’unica soluzione era unirsi e lottare insieme: da allora il numero dei soci e delle cooperative è cresciuto continuamente negli anni e oggi quei campesinos della regione dell’Alto Beni che negli anni ‘70 erano sottopagati possono condurre una vita dignitosa.

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