Grazie al suo profumo inconfondibile, al suo gusto dolce e al suo colore rosso, è uno dei frutti più amati da grandi e piccini. La fragola è in realtà un frutto composto, formato da tanti piccoli frutti e cioè i semini gialli che possiamo osservare sulla sua superficie, chiamati acheni. Le foglie hanno un lungo picciolo peloso e sono divise a loro volta in tre foglioline con il margine seghettato, e i fiori sono formati da cinque petali bianchi. Appartenente al genere Fragaria, della famiglia delle Rosaceae, è nota fin dall’antichità. Lo sai che il suo nome deriva dal latino “fragare” che significa emanare profumo?
Le fragole sono note sin dai tempi antichi: erano largamente usate in occasione della festa romana dedicata ad Adone. Questa usanza affonda le radici nel mito, in cui si narra che le fragole fossero nate dalle lacrime di Venere per la morte dell’amato che, una volta giunte a terra, si trasformarono in piccoli frutti rossi a forma di cuore. Nel Seicento le fragole divennero la golosità prediletta sia di Shakespeare, che le definiva "cibo da fate”, che del re Sole. Una prima tecnica di coltivazione della pianta venne applicata proprio dai giardinieri di Luigi XIV, i quali estirpavano dal bosco le varietà selvatiche per trapiantarle nei giardini di Versailles.
Le fragole sono una delle meraviglie della primavera e ci fanno compagnia fino all’inizio dell’estate. Perfette così come sono o in aggiunta a una freschissima macedonia, con il loro colore vivace e il sapore avvolgente salutano l’arrivo delle lunghe giornate di sole. La raccolta delle fragole, effettuata in genere tra maggio e agosto, è esclusivamente manuale: si tratta di un’operazione piuttosto faticosa a causa delle modeste dimensioni della pianta, che obbligano a restare chini sul terreno, e della deperibilità del frutto, che deve essere staccato dal peduncolo con estrema delicatezza.
Tra le cultivar più note ci sono: Belrubi, Senga Sengana e Madeleine. Le prime sono di grandi dimensioni e hanno una forma più allungata rispetto alle altre, oltre ad avere un gusto più dolce. Le seconde invece sono di un rosso più scuro e di volume ridotto. Le ultime, infine, possono raggiungere anche una grandezza notevole. Di dimensioni decisamente ridotte rispetto alle cugine, le fragoline di bosco possono avere un sapore leggermente più acidulo, dato dal fatto che prendono meno i raggi del sole rispetto a quelle coltivate. Tra le fragole selvatiche più famose segnaliamo invece la fragola di Tortona, quella di Nemi e di Terracina. C'è poi la fragola bianca: è l'Annablanca, dall'aspetto pallido, ha in realtà frutti dolci e succosi al pari delle cugine più colorate. E quella verde, caratterizzata da un gusto che ricorda l'ananas e ideale per la preparazione di piatti salati. Le fragole che trovi nel nostro reparto ortofrutta provengono dall’ecosistema agricolo Le Terre di Ecor: vengono coltivate dall’azienda Petrosino, a Salerno, Salvatore Ferrandes, a Latina, Cosmobio, a Taranto, e dalla Cooperativa Osiris, a Postal, in provincia di Bolzano.
Dopo averne comprati dei golosi cestini, le gusteremo in macedonia, con un po’ di limone o zucchero o accompagnandole al gelato. Chi ama l’agrodolce potrà aggiungerle all’insalatina avendo cura di condire il tutto con qualche goccia di aceto balsamico. Per preparare una bevanda golosa, possiamo sostituire il latte vaccino con quello di mandorla, magari aggiungendo qualche fogliolina di menta fresca. Lo sai che in Belgio esiste addirittura un museo dedicata a questa delizia di primavera? Per conservare le fragole più a lungo, immergile in acqua e aceto di mele e sciacquale. Conservale poi nel frigorifero, resteranno fresche per diversi giorni.