Tra gli ortaggi più comuni in tutto il mondo troviamo certamente la patata (Solanum Tuberosum). Appartenente alla famiglia delle Solanacee, la stessa di melanzane, peperone pomodori, è un tubero e come tale cresce sottoterra; si tratta di una coltivazione particolarmente comune anche negli orti domestici, grazie anche al suo largo impiego in cucina (e addirittura in cosmesi, secondo alcune ricette della tradizione popolare) e alla sua facile e prolungata conservazione. Le patate bio che trovi in assortimento nel nostro reparto ortofrutta provengono dal nostro ecosistema agricolo Le Terre di Ecor.
L'origine della patata è antichissima e risale addirittura al periodo precedente la civiltà degli Inca: la sua coltivazione, infatti, ha avuto inizio nell'America meridionale, dove era diffusa in molte varietà diverse tra loro per colore e dimensione. Giunta in Europa grazie ai conquistadores spagnoli, è stata utilizzata inizialmente come alimento per gli animali. Solo in seguito, con l'aumento della popolazione - ma soprattutto a seguito di guerre e carestie - è diventata l'alimento fondamentale delle classi più povere, salvo poi comparire sulle tavole di tutti, grazie anche alla sua versatilità.
La patata è disponibile per tutto l'anno, grazie alla sua lunga e facile conservazione. Tuttavia, a seconda delle varietà di appartenenza, viene raccolta in diversi periodi. Si inizia in primavera, tra i mesi di marzo e giugno, con le patate novelle, le più precoci. Si continua poi nei caldi mesi estivi di luglio-agosto per arrivare infine a settembre con le varietà più tardive. Come testimonia la sua origine, la patata predilige un clima mite e teme sia il troppo caldo che il troppo freddo; in particolare, le sono nemiche le gelate che attestano in maniera irreversibile lo sviluppo del tubero.
Esistono molte varietà di patate, distinte tra loro per colore della buccia o per colore e consistenza della pasta. In genere possiamo distinguere tra patate a pasta gialla, dalla polpa soda; a pasta bianca, dalla consistenza meno compatta; a pasta rossa o addirittura viola. Alcuni esempi? La Desirée, con pasta gialla e soda, racchiusa da una buccia rossa, ideale da cuocere. O la Kennebeck, con buccia chiara e pasta bianca e farinosa, ideale per il purè. A fare la differenza può essere anche il periodo di raccolta, come testimoniano le patate novelle, primizie dalla sottilissima buccia.
Al momento dell'acquisto, le patate devono apparire sode, senza grinze né macchie. Si conservano a lungo, tuttavia, è necessario avere l'accortezza di riporle in un luogo buio, per evitarne la germogliazione. Ed è importante non consumarle se presentano fiori e germogli in superficie. Sono da evitare anche le parti verdi, che contengono più solanina. Assai versatili in cucina, le patate si prestano alle preparazioni più disparate, ma il loro consumo è possibile solo previa cottura: dalle zuppe al cartoccio, cotte al forno o a vapore, per polpette veg o gateau.